mercoledì 5 giugno 2013

Il PIP di Giare: un’opportunità da non trascurare!


Il Pip di Giare è salito in questi giorni agli onori della cronaca per la festa del M5S svoltasi presso le aree colà disponili, in verità con un clamoroso flop.
Ilfatto mi ha stimolato a riprendere e a ribadire talune considerazioni che avevo avuto l'occasione di esternare nel passato.
Va, anzitutto, rilevato che non è riuscito nemmeno il collegamento via streaming con Beppe Grillo, questo per la cronica mancanza della Adsl di Piazza vecchia e soprattutto della nostra zona commerciale e artigianale delle Giare: speriamo che almeno così il problema possa essere di nuovo affrontato perché è questa la vera emergenza da affrontare, molto più dell’ampliamento del sistema wi-fi gratuito vicino alle biblioteche, tanto sbandierato in questi mesi.
Certo è che le nostre imprese partono sicuramente svantaggiate rispetto a quelle presenti in altri comuni solo per questo e quando abbiamo posto il tema in campagna elettorale è sembrato a tutti più facile glissare l’argomento.
Anche per questo, nonostante la fortunatissima posizione per la vicinanza a Venezia, Porto Marghera e per l'accessibilità alle strade di comunicazione - ancor più facilitata con l'entrata in rete del "Passante di Mestre” - il nostro PIP non è mai decollato.
Per le lungaggini burocratiche e, soprattutto, per il cronico disinteresse politico che le amministrazioni miresi, responsabili "da sempre" del governo della nostra città, hanno dimostrato sull'argomento.
Oltre 50 aziende miresi sono state costrette ad emigrare per trovare sia strutture adeguate che il necessario e convinto sostegno delle locali Amministrazioni con tutto ciò che ne consegue.
Mi riferisco, ad esempio, ai mancati introiti diretti (prima Ici, poi Imu) per le casse del Comune, al mancato indotto che le Aziende traslocate avrebbero creato e ai preziosissimi riflessi positivi anche sul fronte occupazionale, oggi così drammaticamente in crisi: il primo strumento di welfare è sempre il lavoro, da salvaguardare ed incoraggiare il più possibile.
Che cosa si è fatto, invece? un canile, una festa di partito mal riuscita, l'espressione di pareri negativi in merito a richieste di ampliamento, avanzate anche da Aziende di tutto rispetto, persino leader mondiali nel proprio campo di attività che se ne sono andate!
Il fatto che la congiuntura economica non sia assolutamente favorevole non impedisce, anzi dovrebbe stimolare la politica a programmare il futuro per essere pronti a cogliere le opportunità di una auspicabile ripresa.
Appare evidente che l'attuale Amministrazione non dimostra alcun interesse per l'argomento nascondendosi dietro la negativa congiuntura. E', invece, proprio questo il momento di investire in ciò che in fin dei conti costa meno, la programmazione, lo studio, lo sviluppo di ipotesi concorrenti e alternative mettendo in campo idee, promuovendo iniziative ed incontri. In estrema sintesi: essere pronti, anzi favorire, le auspicabili nuove opportunità.
Il Coordinatore Comunale del PdL

Jacopo Carraro

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