Il Pip di Giare è salito in questi giorni agli onori della cronaca per la festa del M5S svoltasi presso le aree colà disponili, in verità con un clamoroso flop.
Ilfatto mi ha stimolato a riprendere e a ribadire talune
considerazioni che avevo avuto l'occasione di esternare nel passato.
Va, anzitutto, rilevato che non è riuscito nemmeno il
collegamento via streaming con Beppe Grillo, questo per la cronica mancanza
della Adsl di Piazza vecchia e soprattutto della nostra zona commerciale e
artigianale delle Giare: speriamo che almeno così il problema possa essere di
nuovo affrontato perché è questa la vera emergenza da affrontare, molto più
dell’ampliamento del sistema wi-fi gratuito vicino alle biblioteche, tanto
sbandierato in questi mesi.
Certo è che le nostre imprese partono sicuramente svantaggiate
rispetto a quelle presenti in altri comuni solo per questo e quando abbiamo
posto il tema in campagna elettorale è sembrato a tutti più facile glissare l’argomento.
Anche per questo, nonostante la fortunatissima posizione per la
vicinanza a Venezia, Porto Marghera e per l'accessibilità alle strade di
comunicazione - ancor più facilitata con l'entrata in rete del "Passante
di Mestre” - il nostro PIP non è mai decollato.
Per le lungaggini burocratiche e, soprattutto, per il cronico
disinteresse politico che le amministrazioni miresi, responsabili "da
sempre" del governo della nostra città, hanno dimostrato sull'argomento.
Oltre 50 aziende miresi sono state costrette ad emigrare per
trovare sia strutture adeguate che il necessario e convinto sostegno delle
locali Amministrazioni con tutto ciò che ne consegue.
Mi riferisco, ad esempio, ai mancati introiti diretti (prima
Ici, poi Imu) per le casse del Comune, al mancato indotto che le Aziende
traslocate avrebbero creato e ai preziosissimi riflessi positivi anche sul
fronte occupazionale, oggi così drammaticamente in crisi: il primo strumento di
welfare è sempre il lavoro, da salvaguardare ed incoraggiare il più possibile.
Che cosa si è fatto, invece? un canile, una festa di partito mal
riuscita, l'espressione di pareri negativi in merito a richieste di
ampliamento, avanzate anche da Aziende di tutto rispetto, persino leader
mondiali nel proprio campo di attività che se ne sono andate!
Il fatto che la congiuntura economica non sia assolutamente
favorevole non impedisce, anzi dovrebbe stimolare la politica a programmare il
futuro per essere pronti a cogliere le opportunità di una auspicabile ripresa.
Appare evidente che l'attuale Amministrazione non dimostra alcun
interesse per l'argomento nascondendosi dietro la negativa congiuntura. E',
invece, proprio questo il momento di investire in ciò che in fin dei conti
costa meno, la programmazione, lo studio, lo sviluppo di ipotesi concorrenti e
alternative mettendo in campo idee, promuovendo iniziative ed incontri. In
estrema sintesi: essere pronti, anzi favorire, le auspicabili nuove
opportunità.
Il Coordinatore Comunale del PdL
Jacopo Carraro
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