Ancora una volta l’impegno di tutti, in primis quello del NOSTRO
PRESIDENTE, ha permesso di raggiungere un insperato successo.
A Mira il nostro risultato è stato davvero buono: siamo, con
il M5S, gli unici ad aver aumentato sensibilmente i voti rispetto a maggio 2012,
siamo passati da 1900 a 3250.
Capiamoci, non abbiamo vinto, ma abbiamo dimostrato che non siamo
affatto morti nonostante tutto quello che ci dicevano per convincerci del
contrario: il Popolo delle Libertà è vivo e vegeto e bisogna che stiano a
sentire anche le nostre ragioni.
Il nostro Presidente ci ha dimostrato che con l’impegno e un
atteggiamento positivo siamo ancora in grado di interpretare le volontà della
gente e di farle arrivare il nostro messaggio.
Tutto questo alla fine di un biennio che è stato, per mille
ragioni molto difficile per noi tutti. Che ha visto alcuni nostri amici
scegliere, anche legittimamente, altre strade costringendoci ad alleanze che
non volevamo per puro senso di responsabilità.
Oggi però possiamo dire che una buona parte di questi ex
amici hanno ricevuto dalle urne il giudizio sul loro operato e sulla loro
politica.
Oggi possiamo dire che in politica bisogna essere forti delle proprie
idee e convinzioni ma aperti anche per trovare accordi con altre forze, se necessario.
Per questo l’unico commento politico logico e responsabile di
questi due giorni post elettorali è quello di Berlusconi che ha aperto alla
coalizione di maggioranza per il bene del paese, su punti condivisi o
condivisibili.
Purtroppo il Pd aveva evidenziato il livore che gli è
proprio già lunedì sera, escludendo a priori qualsiasi accordo e lamentandosi
di una legge elettorale che non ha voluto cambiare e ora gli permette di avere
una maggioranza spropositata alla camera a fronte di un risultato vincente ma
non definitivo.
Grillo, giustamente, ha già annunciato le sue condizioni: “fate
quello che diciamo noi e non ci saranno problemi (siete accerchiati n.d.r.).”
Vedremo come evolverà la situazione e come il Pd saprà
rispondere alle gravi responsabilità che ora pesano sulle SUE spalle.
Ma noi dobbiamo essere contenti del risultato del senato che
rende merito ai 20 anni, quasi, di amministrazione del PdL in Veneto assieme alla Lega e, semmai, aumenta i rimpianti su alcune recenti scelte dei vertici
della Lega: il Veneto è ancora azzurro.
Il risultato è che ci saranno ben 9 senatori veneti del PdL a Roma! Tra questi ci sarà,
soprattutto il nostro Coordinatore Provinciale Mario Dalla Tor, una persona che
tutti conosciamo e stimiamo, una persona seria, capace e sempre presente e conosciuta sul territorio.
Per questo il nostro risultato nazionale, regionale e locale
deve renderci orgogliosi, questo deve essere il nostro punto di partenza per il
lavoro da fare per i prossimi mesi:
1. Lotta in parlamento e nel paese per mantenere gli impegni presi con gli elettori:
abolire e restituire l’IMU;
dare lavoro ai giovani;
abolire l’Irap in 5 anni;
proteggere i lavoratori in mobilità;
diminuire i parlamentari;
abolire il finanziamento pubblico ai partiti
2. Impegno per rinnovare, rafforzare e costruire il nostro Partito
2. Impegno per rinnovare, rafforzare e costruire il nostro Partito
Jacopo Carraro