sabato 30 luglio 2011

SULLA ROMEA COMMERCIALE

Negli ultimi giorni si sente parlare di una terza via per l’aggancio della Romea commerciale con il sistema dell’A4 e del passante.
In particolare il Sindaco di Dolo, Maddalena Gottardo, ha presentato alla conferenza dei sindaci della Riviera una proposta che, così si legge nelle cronache, prevede l’interruzione dell’autostrada a Lughetto per poi continuare sul sedime esistente fino a Villabona.
Il Pdl di Mira è assolutamente contrario a questa proposta che avrebbe un impatto devastante per il Nostro Territorio, andando a soffocare di traffico aree urbane già congestionate e con alta densità abitativa.
Non condividiamo assolutamente questo tracciato né le motivazioni che lo sosterrebbero, in particolare l’assunto per cui la Romea Commerciale serva solo al Porto di Venezia.
La Romea Commerciale fa parte di un disegno più ampio che riguarda l’intero sistema infrastrutturale del paese che deve essere concepito in maniera continua, fluida, senza interruzioni che comportino rotture di carico o dispersione di traffico nel territorio.
Immaginate cosa significherebbe far arrivare un numero elevato di mezzi al casello autostradale per poi procedere su strada normale: sarebbe la paralisi di un tratto già oggi intasato.
Vorremmo sapere, poi, cosa ne pensa di questa ipotesi, il comune di Venezia che vedrebbe vanificarsi la vivibilità della tangenziale guadagnata con l’apertura del passante.
E’ proprio della grande esperienza del passante che bisogna fare tesoro: separando nettamente i flussi di attraversamento da quelli locali ha ridato al nostro territorio quella mobilità capace di semplificare ed incentivare gli spostamenti delle persone e delle merci, ci ha aiutato a fare economia, non solo con i paese distanti, ma più semplicemente, anche con il Veneto Orientale, le “esotiche” Marcon e Quarto d’Altino.
Bisogna capire che una infrastruttura ben progettata diventa una risorsa importante e può cambiare le sorti di un territorio.
Per questo l’ultima soluzione proposta ci pare inaccettabile, per questo il Pdl ha votato assieme a tutte le altre forze presenti in consiglio un documento che dia un segnale di forte contrarietà a tutte le proposte che prevedono l’aggancio della Romea Commerciale all’interno del territorio Mirese.

venerdì 29 luglio 2011

ALCUNE RIFLESSIONI SULLE ZTL

Si profila la stagione delle Zone a Traffico Limitato, le cosiddette ZTL, nei centri di Mira ed Oriago.
Verrebbe da dire “bene era ora che si facesse qualcosa per aumentare la sicurezza nelle nostre strade”, ma è proprio così?
Noi non lo crediamo.
Ma come funzionano le ZTL? Sono aree il cui accesso sarà limitato ai soli residenti, e a coloro, parenti e/o amici, che saranno inseriti in una “white list”, una lista bianca, di aventi diritto.
La discriminante del controllo sarà data solo dall’autorizzazione all’ingresso non dalla velocità o dalla pericolosità delle vetture.
Le ZTL vengono realizzate in quelle parti centrali di città soggette a ben altro carico automobilistico (Mestre, Padova, Treviso le più vicine).
In realtà a Mira i flussi pesanti sul territorio riguardano principalmente la SR 11, che è noto non può ad oggi subire questo tipo di limitazioni del traffico.
Oltre alla macchinosità legata alla produzione della “white list”, i residenti dovranno comunicare i dati di tutti coloro che possono entrare nelle ZTL, anche solo per un giorno affinché non incappino in sanzioni, non si può fare a meno di chiedersi quanto grande potrà diventare questa lista, chi la dovrà controllare e se alla fine avrà ancora un senso, visto che potrebbe includere, per un motivo o un altro tutti i miresi e non solo.
Ci sono, inoltre, i costi di questo tipo di intervento: costo di installazione (6000 € a palo), anche se compartecipato, di manutenzione ed alla fine quando ci si sarà finalmente resi conto della sua inutilità, di spostamento se non di smantellamento.
Altra cosa è la videosorveglianza da fare in siti sensibili: parchi, scuole, edifici pubblici, piazze ma lo scopo è altro, non ha nulla a che vedere con il controllo del traffico, ma con la sicurezza nel nostro territorio e su questo saremo sempre pronti a fare la nostra parte.
Ciò di cui ha bisogno il nostro territorio, invece, è un controllo del traffico, della velocità con il quale si muove perché ci devono essere strade sulle quali è possibile scorrere a velocità adeguata, che nei centri abitati rimane comunque 50 km/h, e ci devono essere zone nelle quali il pedone, la bicicletta e l’auto sono compatibili.
Queste zone sono previste dal codice della strada e sono chiamate le zone 30.
Qui la velocità di riferimento sono i 30 km/h, una velocità tale per cui un’auto si ferma pressoché istantaneamente, in queste zone un genitore non teme se lascia andare il proprio bambino/a a scuola, a praticare uno sport o a trovare amici o parenti.
Non tutte le aree residenziali possono essere zone 30, deve essere studiata con maggiore attenzione l’integrazione con i percorsi a velocità superiore (50 km/h), per raggiungere la viabilità normale.
Una soluzione di questo tipo permetterebbe di risolvere diversi problemi del nostro territorio, soprattutto se adeguatamente condivisa, con la gente, anche in quelle aree per le quali, ad oggi, è prevista una ZTL solo a scopo “intimidatorio”.

giovedì 28 luglio 2011

NON C’E’ PIU’ TEMPO

La maggioranza è allo sbando, litigiosa, incapace di una proposta unitaria: il sindaco apre alle opposizioni (che rispondono no grazie) e subito SEL, tramite il capogruppo Ardolino si oppone a qualsiasi alleanza che non riguardi la “fu” maggioranza.
La domanda sorge spontanea: “ma si parlano ogni tanto? Come si può proporre una cosa che viene smentita a stretto giro di posta, se non nello stesso articolo dal proprio alleato? E se non riescono nemmeno a parlarsi, come fanno ad amministrare?”
La realtà è che non è certo il momento di grandi intese, il tempo è scaduto e non ci sono obbiettivi perseguibili, chiunque parli di possibili accordi sbaglia.
Non ci sono obbiettivi politici all’orizzonte, c’è solo la sopravvivenza di una maggioranza che non esiste più.
Stiano attenti coloro che parlano di grandi intese, non si può essere altro che funzionali a questa maggioranza, la quale non può avere che due obbiettivi:
1.       Approvare un Pat già confezionato e presentato di cui nessuno ha mai viste le NTA;
2.       Approvare il Bilancio Consuntivo.
Ma come si può condividere un percorso simile?
Del Pat si può dire che manca tutto ciò che riguarda il territorio mirese in rapporto con l’esterno, manca il futuro dei nostri concittadini, il loro lavoro. Mira isola felice? Non possono crederci nemmeno loro.
Soprattutto mancano le NTA, cioè le istruzioni per l’uso di uno strumento che regolerà la vita della nostra comunità per almeno 20 anni.
Del Bilancio consuntivo non ci resta che sottolineare che non eravamo d’accordo con quello previsionale e che non siamo d’accordo di certo con quello consuntivo.
Una qualsiasi alleanza che tenga su un’amministrazione così litigiosa ed incapace di fornire un progetto alla città sarebbe, per Mira, una vera sciagura.
Ci sono città nel Veneto che con un numero di abitanti analogo al nostro godono di ben altro peso e futuro.
Invece, sarebbero i Miresi, gli unici a patire le conseguenze di questa situazione e di quelle di un’alleanza raccogliticcia e senza futuro.
Bisognerà amministrare una cittadina di 40000 abitanti per altri 8 mesi, cosa impossibile da fare senza una maggioranza politica.
Molto meglio lasciar fare ad un Commissario ad acta.
Al Sindaco, in questo momento, non c’è altro da fare che arrendersi all’evidenza e dimettersi.
Il Pdl, che ha già comunicato al Prefetto la gravità della situazione in cui versa il Consiglio Comunale, è pronto a mettere in campo un’iniziativa che porti alle dimissioni della maggioranza dei consiglieri, pur di porre fine a questa agonia.
La nostra è una proposta rivolta a tutta l’opposizione, dall’estrema destra all’estrema sinistra, per porre fine ad un’amministrazione che non ha né i numeri né le possibilità per continuare ad amministrare il nostro comune.

giovedì 21 luglio 2011

BOCCIATURA? NOOOO E' SOLO UN PASSAGGIO TECNICO….

Mira, 20 luglio 2011
“Non si tratta di una bocciatura ma di una non approvazione tecnica (….)”.
Questo il commento del Sindaco Carpinetti alla BOCCIATURA che il Consiglio Comunale ha dato al bilancio consuntivo, ieri sera.
Il NOSTRO? Semplice: la maggioranza NON C'E'.
Noi lo dicevamo da marzo, quando l'attuale amministrazione si era salvata solo grazie ad alcune defezioni nell'opposizione, ora anche il Consiglio lo ha sancito.
Sul Bilancio Consuntivo, per approvare il quale bisogna raggiungere la maggioranza dei presenti, il responso è stato di PARITA': 15 a 15.
L'unico consigliere mancante è stato il consigliere di minoranza Pernorio, che aveva anticipato la sua assenza, e che, crediamo, non avrebbe votato favorevolmente.
Il bilancio è IL MOMENTO della verifica della stabilità POLITICA di un'alleanza.
Il momento in cui si rinnovano le ragioni su cui sono basate le alleanze.
Non sono ammessi ripensamenti o tentennamenti, si deve dire se si è ancora parte di un progetto e se questo progetto ha gambe per correre.
E questo momento ieri sera non è venuto, al contrario. E' venuto il momento di prendere atto che non c'è la forza, in questa "maggioranza", per amministrare.
Non è più tempo di minimizzare, non è più il tempo di temporeggiare, MIRA NON LO MERITA!!!!
Il fallimento di questa amministrazione è sotto gli occhi di tutti.
Un primo effetto del voto di ieri sera sarà il mancato trasferimento dell'ultima tranches di finanziamenti da parte del governo centrale PER COLPA della maggioranza.
Con che faccia, poi, si potrà procedere all'adozione di un PAT la cui elaborazione è stata tenuta segreta come uno dei tre segreti di Fatima? Quello stesso PAT le cui Norme Tecniche di Attuazione sono ancora sconosciute al Consiglio ed ai suoi componenti, quantomeno d'opposizione, e che da quello che si è potuto vedere ha un esito per nulla convincente.
Già perché dopo avere speso 90.000 € per un PUT che non viene usato se non per improbabili ZTL o decidere quali sono i parcheggi da far pagare ai cittadini (i commercianti ringrazieranno), dopo aver aggiunto 50.000 € per uno studio approfondito della viabilità della Romea, dopo avere speso altri 100.000 € per il PAT (che prevede anche lo studio viabilistico) cosa abbiamo in mano? NIENTE, l’ennesimo FALLIMENTO!!!!
E' necessario che il Sindaco ripensi alla linea di condotta sin qui adottata, è necessario un bagno di umiltà e, probabilmente, un atto di coraggio perché oggi (al contrario di 4 mesi fa) il tempo è scaduto.

COMUNICATO CONGIUNTO

Mira, 20 luglio 2011

Il Pdl e la Lega si sono incontrati, ieri sera, dando inizio, così, ad un confronto aperto e leale per identificare un percorso comune in vista delle elezioni comunali del prossimo anno.
Lo scopo è presentarsi ai Miresi con un progetto chiaro, condiviso, aperto, che coinvolga tutte quelle forze della società che vi si riconosceranno per portare quel cambiamento di cui la nostra città ha assolutamente bisogno.
Siamo convinti che 60 anni di amministrazione di centrosinistra abbia ingessato l’amministrazione e bloccato ogni tipo di investimento sul territorio.
Le recenti spaccature nella maggioranza, sia la perdita della Presidenza della I Commissione Consigliare che le riserve sul voto annunciate non solo dalla Federazione della Sinistra (ufficialmente fuori da questa maggioranza) ma anche da SEL, dimostrano che questa amministrazione è in grave difficoltà, e che queste difficoltà sono politiche, legate ad alleanze che mostrano sempre più la corda.
Così non si fa il bene dei Miresi ma solo gli interessi del partito
Jacopo Carraro                 (Coordinatore Comunale PDL)
Denis Gennari                  (Segretario Comunale LEGA)

mercoledì 20 luglio 2011

MA LA MAGGIORANZA C'E' O NO?

Mira, 19 luglio 2011




La domanda è più che legittima.
Dopo aver preso la Presidenza della I Commissione contro la maggioranza mercoledì scorso, lunedì sera abbiamo assistito ad un altro distacco di parte della maggioranza (SEL) che, nella III Commissione -Urbanistica, non ha dato il proprio voto favorevole alle modifiche al Regolamento Edilizio Comunale.
Cosa significhi questo non è chiaro: forse una ripicca per la mancata elezione di Vendramin (SEL) a Presidente della I Commissione? Forse l’ennesima scaramuccia per alzare il prezzo dell’alleanza in vista delle elezioni dell’anno prossimo? Oppure una scarsa comunicazione tra i componenti di SEL, come dicevano ieri sera esponenti della PD?
Noi non lo sappiamo e di certo nessuna di queste tre ipotesi ci sembrano valide, alcune anzi sono dannose per i cittadini.
Si, perché le modifiche, frutto del lavoro e degli sforzi di TUTTI i componenti della Commissione (maggioranza ed opposizione) e degli uffici, oltre che aggiornare il REC alle leggi vigenti, ponevano anche rimedio ad alcune lacune che di fatto svantaggiavano i miresi nei confronti degli abitanti dei comuni vicini diminuendo, tra l'altro, il valore del nostro patrimonio edilizio storico.
Stasera vedremo in Consiglio come si comporterà la maggioranza ma è evidente che il problema è ancora una volta POLITICO.
Questa amministrazione già sotto tiro perché di fatto non ha i numeri dall'uscita di Zanchetta, risulta sempre più in balia dei ricatti(?), ripicche (?), polemiche (?) della sua maggioranza, più preoccupata a mettere avanti le mani che ad amministrare il nostro territorio.
Stasera vedremo se e come verrà approvato il bilancio. E' chiaro che se dovesse passare solo per assenze o per il voto favorevole di parti della minoranza, il Sindaco dovrebbe arrendersi all'evidenza ed ammettere di non avere più i voti per amministrare.
Un’ultima considerazione: visti i numeri e le ultime votazioni, ha ancora senso parlare di maggioranza e minoranza? Noi crediamo di NO!!!!

martedì 19 luglio 2011

COSTRUIRE L'ALTERNATIVA (ASSIEME SI PUO')

Mira, 15/07/2011


L'elezione di Alessio Bonetto (Socialisti Riformisti per Mira) a Presidente della I Commissione Consigliare Permanente - Affari Generali ed Istituzionali, è un fatto importante per Mira e dimostra, tra l'altro, tre cose:
  1. che l'attuale maggioranza non ha più i NUMERI per AMMINISTRARE il nostro comune;
  2. che per costruire una valida alternativa si devono CONSOLIDARE ed ALLARGARE le alleanze esistenti;
  3. che sono, ancora, più evidenti le colpe di chi ha salvato questa maggioranza non partecipando al voto sul bilancio.
Procediamo con ordine: cos'è successo mercoledì sera?
Come si è detto si doveva eleggere il Presidente della I Commissione dopo le dimissioni di F. Vendramin (SEL) di un mese fa che aveva restituite anche le deleghe in aperta polemica con la politica della Giunta (pur restando in maggioranza, come lui stesso aveva spiegato con una lunga ed inconsueta dichiarazione all'inizio dell'ultimo Consiglio).
Per la sua rielezione, frutto dell'ennesimo retromarcia della giunta, si era speso il Sindaco candidandolo personalmente, pur non potendolo votare (per regolamento).
Pronto era stato "l'obbedisco" del consigliere Pernorio che ha ritirata la propria candidatura, a sua volta proposta da Pasqual (toh guarda chi si rivede).
Invece, giustamente, non l'ha ritirata il Consigliere Bonetto, candidato dal consigliere Giorgio Zorzi a nome del gruppo del Pdl.
Il risultato parla chiaro:
  1. Bonetto voti favorevoli 15
  2. Vendramin voti favorevoli 14
Se una maggioranza non riesce a votare un proprio rappresentante significa solo una cosa: che non ha più i numeri e che il problema non è solo aritmetico ma POLITICO!!!
Il Sindaco si è affrettato a minimizzare l'accaduto ma lo smacco si leggeva innanzitutto nei volti degli esponenti della maggioranza e del PD in particolare, al termine dei lavori.
Dobbiamo rendere merito al fiuto e l’abilità del nostro Giorgio Zorzi, e alla capacità di Vanna Baldan e Davide Terren che Hanno capito le difficoltà in cui versava la maggioranza proponendo una candidatura in grado di ricevere i voti di  tutta la minoranza e di parti della ex maggioranza.
E' la dimostrazione che lavorando uniti si possono fare delle cose importanti e che chi credeva di far da solo anche in Consiglio si sbagliava di grosso.
Certamente questa battaglia è stata vinta grazie anche ad un'occasionale alleanza con forze politiche con le quali è improbabile, per non dire impossibile, un accordo per ovvie ragioni politiche, e per questo non deve essere enfatizzata oltre il suo reale valore.
Allo stesso tempo bisogna dire che con altre forze è opportuno, anzi, doveroso discutere per definire un'alternativa a questa maggioranza (Lega in primis, ma anche i Socialisti), ma anche che ci sono forze anche all'esterno del consiglio che devono essere coinvolte.
Si deve lavorare compatti per uno schieramento capace di aggregare, formulando un progetto condiviso, un'idea da proporre ai Miresi.
Ed è a loro, ai Miresi che vogliono fare, che ci rivolgiamo per ottenere quel cambiamento capace di far fare un salto di qualità alla nostra città.

lunedì 11 luglio 2011

I 4 PERCHE' DEL NO AL DISTRETTO SANITARIO IN VIA TOTI

Mira, 07 luglio 2011


1)Perché l’area è già intasata dal traffico scolastico
La zona è già messa a dura prova dal traffico di chi accompagna i bambini tutti i giorni e di chi lavora nelle scuole.  I nuovi parcheggi previsti sono troppo lontani. Il Sindaco non può dire “siamo troppo abituati all’auto”, per non affrontare il problema del traffico: la realtà è che se entrambi i genitori lavorano e accompagnano i figli a scuola prima di andare al lavoro: NON E’ CERTO PER PIGRIZIA!!!

2)Perché il Distretto dovrebbe essere un simbolo per Mira
Il distretto non è solo per Mira, ma è della Riviera del Brenta: deve trovare posto in una zona centrale, per riqualificare il centro e diventare un simbolo visibile e positivo della nostra città. E’ ridicolo pensare che bastino dei cartelli ad indicarne la posizione. Ma come fa questa Amministrazione di sinistra a credere che un centro cittadino debba affacciarsi sul retro di un centro commerciale? E’ DA PAZZI!!!

3)Perché obbliga a cambiare la viabilità
Per fare funzionare il sistema si prevede di modificare la viabilità compreso un senso unico in Via Gramsci che darà il colpo finale ai pochi eroici negozianti rimasti. Invece di fornire i parcheggi necessari, si faranno pagare quelli esistenti. E’ COSI’ CHE SI AIUTA IL COMMERCIO???

4)Perché non sarà servito dai MEZZI PUBBLICI
Se l’Actv, da sempre amministrata dalla sinstra, è costretta a tagliare corse altrove come si fa a garantirne di nuove? PURA PROPAGANDA!!!

DOV’E’ LA MAGGIORANZA? DOV’E’ IL PD?

Mira, 11 luglio 2011


A Mira siamo alle solite: ogni 5 anni, ad un anno di scadenza dal mandato, dobbiamo assistere allo stucchevole balletto tra parti interne della maggioranza ed in particolar modo del partito di riferimento di questa maggioranza il PD.
Continue beghe e lotte interne fatte anche sulla stampa, fatte da personaggi di spicco, che testimoniano che l’unità di questa maggioranza è garantita solo dal potere.
Com’è possibile che un partito che governa in maniera praticamente ininterrotta dal 46’, che ha in mano tutte le leve del comando, che esprime il sindaco ogni volta, che ha assessori, presidenti di commissioni, nominati in tutte le partecipate si ritrovi immancabilmente dilaniato da lotte interne al proprio apparato?
Com’è possibile che una maggioranza partita con largo favore nei numeri si ritrovi a non avere nominalmente i numeri per far partire il consiglio?
La maggioranza ha perso 4 consiglieri e un presidente di Commissione ha restituito le deleghe in aperta polemica con la politica di questa amministrazione, senza che si sia trovato l’accordo per sostituirlo.
Il Pd, che ha perso ben 3 consiglieri, dimostra che al centro del suo fare politica ci sono gli uomini di partito, non i cittadini.
Queste continue defezioni fanno capire come mai, solo un anno e mezzo fa, esponenti di spicco del PD in Consiglio, tra i quali il capogruppo, hanno fatto saltare diversi Consigli in fila sul bilancio.
Tutto ciò è solo il sintomo di una maggioranza che ormai non solo manca nei numeri ma, soprattutto, non ha un progetto condiviso.
Tutto ciò non serve né a Mira, né ai suoi cittadini: entrambi meritano di più!
Abbiamo bisogno di nuove idee, di più chiarezza di intenti di un nuovo slancio: abbiamo bisogno di un VERO CAMBIAMENTO!!!!