lunedì 30 gennaio 2012

Siamo finalmente d'accordo con il Sindaco...

"Mira e i Miresi non meritano questo!" questo ha detto il Sindaco Carpinetti sabato ai giornali. Noi lo diciamo da oltre due anni e finalmente ci hanno ascoltato!
Quanto è successo venerdì sera in Consiglio non fa che confermare quello che era oramai sotto gli occhi di tutti!
La maggioranza non esiste oramai da molto, troppo, tempo ed è salvata di volta in volta da singoli pezzi, sempre gli stessi, della minoranza che evidentemente aspirano a fare parte di futuri accordi con il Pd: ALTRO CHE RAPPRESENTARE IL RINNOVAMENTO DEL PDL!!!!
Venerdì Pasqual ha pensato di dare il numero legale pur non avendo nulla da dire in Consiglio, né da discutere, come purtroppo gli capita da parecchi anni. 
Ecco perché non si capisce il senso del suo stare in Consiglio se non nell'unica ottica di aiutare questa maggioranza derelitta...
La Vanna ha deciso di lasciarci e di aderire al gruppo misto, pur essendo iscritta al PDL nazionale e per questo non capiamo questa mossa (o si?), ha dato anche lei il numero legale e di questo ce ne dispiace ma capiamo anche l'importanza dell'interpellanza discussa, le auguriamo buona fortuna anche se non capiamo il pistolotto sui partiti essendo lei stata scelta e sostenuta dal suo partito di allora...
Per il resto siamo arrivati alla lotta più estrema, forse tardi ma di certo anche noi non possiamo dirci immuni da difficoltà interne, anzi, contiamo di non averne più e di produrre un gruppo più forte e coeso.
Rimane il tema generale della politica Mirese: il PD con il suo segretario Narsi annuncia "Urbi et orbi" che l'orizzonte politico che gli interessa è soltanto l'allargamento di quello attuale all'UDC, all'IDV fino all'estrema sinistra (Venezia docet).
E gli altri che faranno? Rimarranno tutti a far la corsa per piantare un'inutile bandierina o cercheranno di VINCERE per CAMBIARE LE COSE? E' immaginabile un accordo che se ne freghi di diktat superiori e guardi alla specificità Mirese con intelligenza e realismo? 
L'opzione "tutti in ordine sparso per fare un buon risultato personale" riconsegna la nostra città a chi l'ha ridotta in questo stato...
Di nuovo siamo d'accordo con il Sindaco: Mira e i Miresi non meritano questo!!!!
Non si può svendere la propria tradizione moderata ed i propri elettori: bisogna unire invece i moderati e coloro che intendono cambiare Mira per il Meglio, per proporsi senza preconcetti e pregiudizi, ma con la voglia di collaborare.


So long...
Jacopo Carraro

venerdì 27 gennaio 2012

Aperti a tutti

Abbiamo uomini, capacità, idee e vogliamo impegnarci affinché anche a Mira possa finalmente svilupparsi una economia solida, radicata al territorio, innovativa e diffusa in grado di affrontare le sfide proprie di un mondo globalizzato.
In questa fase sono ancora i nostri piccoli ma, per l’impegno profuso, grandi imprenditori, gli artigiani, i commercianti a resistere, seppur con grandi e crescenti difficoltà. Noi dobbiamo essere pronti per dare loro pieno sostegno cogliendo e valorizzando le opportunità che si presenteranno.
Il Commercio, che sta attraversando un momento di profonda crisi, va assolutamente sostenuto partendo anche dalle piccole cose quali la rivisitazione di quelle strisce blu desolatamente vuote dei nostri centri e con provvedimenti di sgravio sul plateatico.
Rilanciare il turismo, partendo dal fatto che la definizione di “Città d’arte” comporta anche la promozione di una serie di servizi, parcheggi in primis, che negli ultimi 5 anni sono semplicemente diminuiti invece che aumentati.
Ridurre gli oneri connessi al funzionamento della macchina comunale eliminando centri di costo che non siano assolutamente necessari e la cui presenza nulla aggiunge alla efficienza e alla efficacia della struttura amministrativa.
Riorganizzare la spesa legata al sociale per aiutare chi ha veramente bisogno di un sostegno anche attraverso una seria verifica dell’esistenza delle situazioni effettivamente disagiate.
Dare avvio ad un approfondito esame, anche comparativo con le situazioni di altri comuni limitrofi, attesa la grande e ingiustificata diversità dei rispettivi costi per il sociale.
Aiutare e valorizzare tutte quelle strutture presenti sul territorio che, con grande fatica, forniscono servizi colmando quei vuoti lasciati dall’amministrazione aiutando non solo le solite cooperative.
Sociale vuol dire anche permettere ai nostri bambini e ai nostri concittadini di fare sport in palestre a norma, con riscaldamento e acqua calda.
Infine, particolare attenzione e impegno dovranno essere dedicati per ripensare l’urbanistica della nostra Città, evitando ingiustificate espansioni esterne ai centri abitati.
Ripensare alle infrastrutture di base quali, ad esempio le fognature, i lampioni evitando sprechi e scempi come quelli che si sono visti ultimamente dove la densità dei lampioni è così alta da intralciare il normale passaggio delle persone.
Questa è la nostra linea: una città più vicina, una città più amica.
Questi sono in sintesi i nostri obbiettivi.
Per questi obbiettivi siamo aperti a tutti coloro che dimostreranno veramente voglia di cambiare il volto della nostra città e le dinamiche che la governano.
Per questi obbiettivi siamo anche pronti ad andare da soli.

Il Coordinatore Comunale
Jacopo Carraro

sabato 14 gennaio 2012

Un intervento inopportuno

Il periodico “Qui Mira “ha dato notevole rilievo all’ abbellimento del sottopasso ferroviario di Via del lavoro della bretella Mira Lanza.Come si precisa nell’articolo in parola a pag. 23 il progetto -che è stato seguito dagli assessorati alle Politiche sociali e alle Politiche giovanili – ha visto la presenza di 7 giovani che dalle 17.00 di sabato 29 ottobre alle 17.00 di martedì 1 novembre hanno lavorato per ideare e realizzare un disegno per coprire  lo sporco e abbellire il sottopasso di cui trattasi.
Mi è capitato di percorrere la strada con il sottopasso “abbellito” e devo osservare, con dispiacere visto il notevole impegno profuso da ben due assessorati, che gli obiettivi  – pulizia e abbellimento – sono stati raggiunti ma a scapito della sicurezza della viabilità del sottopasso. Infatti, la presenza del disegno sulle pareti induce l’automobilista a rallentare  improvvisamente l’andatura e a girare la testa di novanta gradi distogliendo lo sguardo dalla strada. Non c’è dubbio che il tutto avviene creando una oggettiva situazione di pericolo che gli assessorati che hanno seguito congiuntamente l’intervento non hanno evidentemente previsto.
Ora però lo sanno e sono certo che le mie osservazioni sarebbero confermate ove si ricorresse doverosamente a sottoporre la questione alla valutazione di tecnici competenti per la materia.
In ballo c’è la sicurezza che non deve essere contratta per un fatto puramente estetico. Ed è alla luce di questa considerazione che, ove necessario, mi farò portatore di una istanza nelle sedi opportune affinché i disegni di cui trattasi siano rimossi al più presto.

Luigi Fistarollo, Coordinatore Sr.

Chi fa confusione?

Il segretario provinciale dell’Udc Scalabrin propone, per le prossime elezioni comunali di Mira, uno schieramento che metta “tutti insieme appassionatamente” dall’Udc al SEL fino ai CAT, come se in questo guazzabuglio fosse possibile costruire una linea politica comune
La causa del fallimento di questa amministrazione, unica cosa condivisibile dell’intervento di Scalabrin, sta proprio nelle divisioni politico-programmatiche al suo interno e che ha determinato l’incapacità della maggioranza a governare e se l’Udc fosse presente a Mira, se ne sarebbe accorto.
La riedizione aggiornata della stessa minestra non sarà migliore della precedente, non porterà ad alcun cambiamento: non è aggiungendo confusione al caos che si offre una soluzione ai problemi di Mira.
Evidentemente qualcuno sta svendendo il proprio patrimonio storico di forza di centro e l’interesse dei cittadini miresi al lavoro, alla crescita e allo sviluppo, per un’altra poltrona: l’unico orizzonte “politico” che sembra davvero interessare.
L’Udc, che sostiene alla morte il governo Monti a Roma, si propone, a Mira, un alleanza con coloro che lo combattono: dov’è la coerenza? Chi fa confusione? Basta una poltrona a giustificare tutto questo?

Il Coordinatore Jacopo Carraro