giovedì 31 maggio 2012

Primo Consiglio Comunale


care amiche e cari amici,
comincia una nuova stagione politica per Mira.


Qui sotto riportiamo il testo della prima convocazione del Consiglio Comunale di Mira della nuova Aministrazione:


"Il Consiglio Comunale è convocato in sessione ordinaria presso la Sala Consiliare del Palazzo Municipale per il giorno giovedì 7 giugno 2012 alle ore 19.00 per la trattazione dei seguenti argomenti:


1. Esame della condizione degli eletti alla carica di Sindaco e di Consigliere Comunale.
2. Giuramento del Sindaco.
3. Elezione del Presidente e del Vice Presidente del Consiglio Comunale.
4. Comunicazione dei componenti della Giunta Comunale ai sensi dell’art. 46, comma 2 del D.Lgs 267/2000.
5. Comunicazione dei nominativi dei Capigruppo Consiliari.
6. Elezione della Commissione Elettorale Comunale.


Gli atti relativi saranno depositati presso la Segreteria Comunale nel rispetto dell’art. 22 del vigente Regolamento del Consiglio Comunale ed i Consiglieri potranno prenderne visione in orario di ufficio."


Siamo allo stesso tempo curiosi ed ansiosi di vedere come verrà amministrata la nostra città e che tipo di rapporti si potranno instaurare con questa nuova maggioranza.


Invitiamo a partecipare numerosi

domenica 27 maggio 2012

Il bene comune

Il Movimento degli “ Indignati” – che mi pare stia pian piano scomparendo – aveva trovato alimento e guida nel pensiero dell’ultranovantenne filosofo francese Stèphane  Hessel che lo aveva condensato in un libretto di larghissima diffusione “ Indignatevi ! “ destinato soprattutto ai giovani.
Ora si sta affacciando alla ribalta il pensiero di un altro filosofo francese ,Jacque Maritain, rivolto al concetto di “ Bene comune “ sviluppato dall’autore nel  pamphlet “ La persona e il bene comune”.
Infatti l’espressione in questione è ora utilizzata, sempre più frequentemente, da politici, sindacalisti,ecc. volendo indicare un obiettivo verso il quale indirizzare il proprio quotidiano impegno.
Relativamente all’autentico suo significato mi pare che la cosa migliore da fare sia quella di ricordare ciò che ha scritto sul punto il filosofo in parola :
“ Il bene comune comprende tutte queste cose (la buona economia, la potenza militare, la retta giustizia dello Stato, il patrimonio storico culturale ) ma anche qualche cosa di più e di più profondo, di più concreto e di più umano..racchiude la somma o l’integrazione sociologica di tutto ciò che v’è di coscienza civica, di virtù politiche e di senso del diritto e della libertà, di prosperità materiale e di ricchezze dello spirito.. il bene comune non è soltanto un insieme di vantaggi e di utilità, ma rettitudine di vita, fine buono in sé “
Bello !

Luigi Fistarollo

mercoledì 23 maggio 2012

Aiutini di Stato


Durante la trasmissione televisiva Ballarò sono scoccate scintille tra l’ex. presidente
e amministratore delegato della Fiat Cesare Romiti e il direttore del quotidiano
Libero Alessandro Sallusti.
Il primo ha attribuito la responsabilità della attuale preoccupante situazione
economica in cui versa il nostro Paese ai governi che si sono succeduti nell’ultimo
ventennio con implicito ma chiaro riferimento a Silvio Berlusconi. Il secondo non
ha mancato di ricordare gli aiuti di Stato che nello stesso periodo ha percepito la
Fiat. La discussione non ha avuto una sua conclusione con il dott. Romiti che ha
cercato, senza peraltro apparire convincente, di negare o di attenuare la circostanza
degli aiuti pubblici. Questo argomento viene spesso evocato nel corso di dibattiti,
convegni,ecc.; ma quale è la verità? Credo che una fonte sicura di informazioni
sull’argomento che ci occupa sia ciò che ha scritto nel suo bel libro Massimo
Mucchetti “ Licenziare i padroni?” “Nell’ultimo decennio, il sostegno pubblico alla
Fiat è stato ingente…pari a 6059 miliardi di lire…contributi in conto capitale e in
conto interessi ricevuti a titolo di incentivi per gli investimenti nel Mezzogiorno….
Per la Sata e la Fma. si può stimare un risparmio di imposte dell’ordine dei 600
miliardi di lire.
….. la legge 488 per il Mezzogiorno che dal 1996 al 2000 ha fatto affluire nelle casse
del gruppo 328 miliardi di lire in conto capitale..” e così via.
Come si vede il Paese è stato molto generoso con Fiat al di là e al di sopra delle
reticenze del dott. Romiti.
Luigi Fistarollo

sabato 19 maggio 2012

Andate a votare …..liberi e forti delle vostre convinzioni

La crisi finanziaria internazionale, la nostra crisi istituzionale, politica, produttiva, il venir meno dei valori costitutivi della nostra società, sono alla base dei risultati del primo turno in Italia e a Mira.
Le liste civiche e le cinque stelle sono il sintomo di questo profondo malessere, ma non ne sono la cura: soprattutto aggiungono frammentazioni ulteriori al processo di disgregazione in atto.
I partiti cosiddetti maggiori (che tra mille difficoltà ed errori tengono aperta la possibilità che l’Italia abbia un governo e non si avviti in una crisi greca), devono ripensare il loro ruolo politico: non si affronta la più grave crisi economica e morale degli ultimi cento anni con una maggioranza che non ha neppure il coraggio di definirsi tale.  La Germania ha avuto questo coraggio: è uscita per prima dalla crisi ed ora si avvantaggia della crisi altrui.
Fino al 2013 tocca al PDL, tocca al CDU, tocca al PD, decidere e fare le riforme necessarie a dimezzare il peso dello stato e il finanziamento pubblico dei partiti e a semplificare il sistema dei vincoli e dei divieti amministrativi che oggi frenano la vita economica del paese e privano il cittadino della sua libertà di iniziativa
Tocca a loro sollecitare il governo a mettere in campo un primo programma di riduzione della spesa pubblica e a mettere in atto gli investimenti atti a produrre la crescita economica e a dare lavoro ai cittadini. Tocca a loro innanzitutto ridare al voto e alla libertà dei cittadini, la capacità di scegliersi nel 2013 i loro rappresentanti e il capo del governo, per portare il paese fuori dalla crisi, per ridare un senso, nella vita pubblica e in quella privata, alle parole onestà, solidarietà, collaborazione.
Durante tutta questa campagna abbiamo sempre consigliato di andare a votare, perché il non voto significa lasciare ad altri decisioni che riguardano direttamente noi tutti. Per chi crede alla politica come impegno verso se stessi e nei confronti degli altri, questa indicazione rimane sempre valida. Il PdL non può appoggiare nessuno dei due candidati, per cui ognuno abbia libera scelta di voto: a chi vincerà faremo una opposizione dura ma leale cercando, comunque, di instaurare un dialogo con tutte le forze presenti nel Consiglio Comunale.
                                                             Arch. Jacopo Carraro
                                                          Coordinatore del PDL –Mira.
Mira 17.05.2012