mercoledì 5 settembre 2012

Sulla città metropolitana


Sulla città metropolitana si stanno facendo, sui giornali, molta confusione e poca attenzione.
Per prima cosa si deve dire che essa c'e' già: è istituita, come recita il primo comma dell'articolo 18, e prende il posto della provincia.
Ai comuni non viene tolta la loro autonomia, al contrario devono essere i sindaci stessi a votare lo statuto, con voto qualificato, anche se deve esserci anche l'assenso del sindaco di Venezia e della Presidente della provincia.
Cosa e' utile fare davanti a questa situazione, cioè di fronte a questo contenitore essenzialmente vuoto? 
Secondo noi conviene riempirlo! 
Conviene affrontare il tema con lungimiranza e capacità per rendere pregna di significato la città metropolitana.
Perché, comunque, alla base del nostro fare politica, dell'essere amministratori, c'e' il lavoro per immaginare e migliorare il nostro futuro.
Perché su questi temi si deve avere coraggio di investire, di cogliere la sfida e di "fare" per progettare il nostro futuro, altrimenti si continuerà a perdere occasioni  lamentandosi poi, di non averne avute.
Mira ha una specificità rispetto a questo tema, trovandosi direttamente a contatto con Venezia ed avendo un largo affaccio sulla laguna e potrebbe per questo trarre grandi giovamenti, anche per risolvere i problemi ambientali che la affliggono.
Aderire alla città metropolitana, per partecipare alla scrittura dello statuto che sarà quello che ci farà capire se questa sfida potrà essere vinta o meno.
Lo statuto dovrà essere discusso anche in seno al nostro consiglio. Ci saranno altri momenti in cui si potrà discutere delle norme statutarie, ma forse la prima, basilare se più democratica possiamo già suggerirla: che il sindaco metropolitano sia eletto a suffragio universale, una testa un voto, voluto direttamente dai cittadini.
Sarebbe molto più opportuno che la nostra amministrazione (siamo il maggior comune della Riviera del Brenta, ed ospitiamo 1/3 della popolazione della riviera), si facesse carico di sviluppare incontri per arrivare alla definizione di una base comune su cui scrivere lo statuto, rivendicando la maggior indipendenza possibile, magari un decentramento intelligente che sfrutti le possibilità dell'informatica, più che una dislocazione degli uffici.
Senza aver paura di cedere pezzi di autonomia quando questo potesse portare a risparmi e servizi migliori.
Insomma bisogna iniziare a fare politica!
Quanto alle strane proposte sentite ultimamente di una Mira che si lega a Padova, addirittura a Belluno, siamo molto scettici.
Noi siamo veneziani, ce lo dicono la nostra storia, le nostre ville, la nostra economia si basa sul fatto di vendere un brand come Venezia che e' conosciuto, apprezzato e ricercato in tutto il mondo.
padova non sarebbe comunque città metropolitana, pur aderendovi, ma anche volendo immaginare di poterlo fare (e non si può fare), siamo sicuri che la grande Padova sarebbe più sensibile alle nostre istanze della grande Venezia? 
Noi siamo sicuri del contrario. Da anni Padova cerca di realizzare l'idrovia nell'ottica di avere una canale scolmatore per liberarsi delle sue piene, ma questa visione non fa altro che portare i problemi da monte a valle senza risolverli ma trasferendoli ed a valle ci troveremmo noi, magari con la laguna che non riceve e l'acqua padovana che si somma alla nostra.

Jacopo Carraro

1 commento:

  1. Caro Jacopo, nel tuo finale al blog facevi giustamente notare la questione idrovia ,diventata uno scarico dell'acqua piovana,giustamente perché cosi vogliono che la comprendiamo.
    Io vorrei invece che tu la immaginassi nell'ottica che gli ingegneri idraulici della regione l'anno pensata.
    Spero di non dilungarmi troppo ,e cercherò di essere conciso.
    Allora quando e stato pianificato il P.I.F.
    si e tenuto conto come noterai al centro del sito della regione anche del picco massimo delle acque meteoriche che terminato il corso dell'idrovia finiscono nel 4000 millimetri di Veritas ,via sotto il Lido e poi in Adriatico 7 miglia.
    Pensato addirittura pensa anche in caso di M.O.S.E.chiuso quindi su questo penso possiamo stare tranquilli.
    Volevo inoltre far notare come nel futuro trasportistico dell'Idrovia Pd-Ve l'acqua che Padova farà scorrere lungo l'idrovia sarà importante per consentire il transito alle Chiatte di Classe V Europea dando un senso a tutto il sistema logistico.
    Grazie per l'attenzione.
    Guerrino Manente



    Il PROGETTO INTEGRATO FUSINA
    http://www.regione.veneto.it/Ambiente+e+Territorio/Territorio/Venezia+e+Porto+Marghera/Legge+speciale+per+Venezia/Il+Progetto+Integrato+Fusina+(P.I.F.).htm

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