lunedì 12 agosto 2013

Tempo di bilancio



Care amiche e cari amici,
pubblichiamo integralmente un comunicato inviato ai giornali.
Pur sperando che la stampa renda giustizia al nostro impegno, vi mettiamo comunque a conoscenza delle ragioni della nostra assenza al Consiglio Comunale dedicato al bilancio, la cui data ci pare oltremodo inopportuna anche perché non necessaria.
Bisogna inoltre ricordare che diverse interpellanze giacciono inascoltate da diversi mesi in attesa di essere discusse in Consiglio Comunale con l'unico risultato di essere stantie al momento della discussione, quindi o croniche o, oramai, superate.

"Gentili concittadine e concittadini,

normalmente il periodo estivo oltre a rappresentare il momento del riposo, rappresenta l’occasione per riflettere sulle cose fatte con pacatezza e maggior approfondimento. Oggi desidero proporVi una riflessione dedicata al nostro Comune. Sono passati mesi a sufficienza per poter giudicare il Sindaco e la sua Giunta.

Una squadra di governo che, secondo le roboanti affermazioni svolte durante la campagna elettorale, avrebbe dovuto rivoluzionare il nostro comune è che invece si è logorata da solo a causa del suo velleitario immobilismo. L’unico aspetto positivo che possiamo registrare è che dopo 60 anni i miresi hanno scelto altro dal Partito Comunista è dai suoi discendenti: era ora!

Ma la forza politica che ha avuto l’opportunità di raggiungere questo risultato, lo ha sprecato, totalmente buttandolo alle ortiche. Non avremmo mai pensato di dover lo riconoscere ma rimpiangiamo il seppur minimo dialogo e confronto che esisteva con le Amministrazioni precedenti: tale è l’opacità delle decisioni di questi giovani cinque stelle.

Il PdL non ha partecipato alla discussione del bilancio: la nostra assenza è un fatto politico chiaro! A volte può far più rumore un silenzio di una voce inascoltata!

La nostra e’ una denuncia a tutto campo sul Bilancio, sia per come è stato costruito, privo di alcun confronto con la cittadinanza e  le minoranze, sia per le non-decisioni prese: è questa l’amministrazione 2.0, la casa di vetro, la voglia di ascolto delle istanze cittadine? Tutto svanito in una bolla di promesse populiste e slogan a tratti volgari verso gli avversari politici.

Un bilancio pessimo, privo di sguardo al passato ma soprattutto privo di una visione del futuro: nessuna linea direttrice. Assenza totale di impegni per la cultura, per il sostegno alle politiche di promozione turistica, per aiutare le piccole e medie imprese a vincere la crisi e valorizzare le peculiarità del nostro territorio. Nulla, il vuoto pneumatico. Solo aumento dei tributi locali!

A questo deve essere aggiunta la dannosa tendenza all’auto isolamento che questa giunta porta nel proprio DNA e che ha fatto perdere al nostro comune più di un treno per essere protagonista sulla scena politica rivierasca, relegandola in posizioni di retroguardia e isolate.

Ma è insita in chi crede che tutto debba essere risolto nel piccolo e nel quotidiano, l’incapacità di fare squadra e la mancanza di politiche di respiro più ampio, che potrebbero con faciloneria essere bollate come velleitarie ma che al contrario danno una linea verso cui far convergere le politiche amministrative.

Al contrario le azioni dell’amministrazione comunale sembrano essere frutto del caso o del momento, e finiscono col dialogare sempre e solo con le stesse minoranze più rumorose o semplicemente più affini.

Non si può, in questo senso, dimenticare le vicende della città metropolitana, tema rimandato ma non cancellato dall’agenda politica, che oltre a portare un contributo al tema specifico, avrebbe permesso di instaurare rapporti più proficui con i comuni rivieraschi.

Invece hanno scelto di “ballare da soli”, così come si è deciso di non aiutare il comune di Dolo per quanto riguarda il giudice di pace, non si è partecipato, unico tra i comuni della riviera, alla fiera del turismo a Milano è oggi si è soli nella gestione del teatro, eccellenza mirese.

Anche la scelta di ritirare il Pat, oltre a comportare un ulteriore esborso di denaro pubblico, testimonia della assoluta volontà di non coinvolgere le minoranze ed i cittadini che esse rappresentano.

Eppure dovrebbe essere chiaro a tutti che oggigiorno la capacità di fare squadra, superando il colore politico, è alla base del fare amministrazione: promuovendo iniziative che diminuiscano le spese garantendo allo stesso tempo la qualità dei servizi ai cittadini.

Questi giovani ed immaturi amministratori cinque stelle, non hanno fatto nulla di quello che si doveva pur avendo una solidissima maggioranza consiliare (che ha sempre votato in maniera bulgara), non lo stesso potrebbe dire della giunta viste le continue defezioni, licenziamenti e rimpasti.

Per noi le cose da fare sono chiare e siamo intenzionati a farlo, quando gli elettori ci dessero l’opportunità.

Cinque sono i punti cardine che ci impegnamo a seguire, operando per il rilancio de:

1. Turismo in riviera, con la creazione del brand turistico della riviera del Brenta
2. commercio locale, con un piano dei parcheggi comunali, abolendo le strisce blu è concordando aTrinità con gli operatori
3. zona PIP di Giare, un’area dalle grandi potenzialità e piccoli servizi che la lancino
4. programmazione urbanistica per il recupero degli abitati
5. tematica portuale nel nostro territorio, che già esiste anche se nessuno ne parla al cui percorso programmatico si deve partecipare sapendo anche quali possono e devono essere le priorità e i vantaggi per Mira.

Cinque battaglie per il futuro comune di Mira, cinque cose da realizzare per migliorare la qualità della vita dei nostri concittadini. Cinque impegni che il sottoscritto ed il partito del popolo della libertà si impegnerà a sostenere, costi quel che costi!

Il capogruppo consiliare Paolino D’annna
Il coordinatore comunale Jacopo Carraro

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